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La manifestazione è aperta al pubblico e agli operatori del settore.

Dove

Quartiere Fieristico di Bologna, Padiglione 29

Date

Da giovedì 7
a sabato 9
settembre 2023

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Con una votazione all’unanimità, nel pomeriggio di martedì 30 maggio, il Senato ha approvato un emendamento al Decreto Legge ‘Siccità’ che autorizza la sperimentazione in campo delle Tea, le Tecnologie di evoluzione assistita, a oggi consentita solo in vitro. 
 
Si tratta di una svolta importante per il mondo dell’agricoltura. È la prima volta che un parlamento nazionale legifera esplicitamente in materia. E lo fa con lo stratagemma dell’emendamento ad un decreto legge che accorcia i tempi di approvazione delle tre proposte di legge già presentate al Potere Legislativo.
 
È un passo che cambia la percezione che ha il Paese dell'innovazione genetica - ha commentato Luigi Cattivelli, direttore del centro di Genomica e Bioinformatica del Crea, il più grande centro di ricerca italiano nel settore agroalimentare -.Fino a qualche anno fa tutti avrebbero dato contro l'innovazione genetica e si sarebbero schierati per un ritorno all'antico. Questa è la prima volta che un atto formale e pubblico anziché limitarla la promuove. La normativa europea esisteva, era stata recepita, ma da noi era bloccata. Il passo di oggi serve a rendere finalmente operativa la sperimentazione delle Tea che era potenzialmente applicabile, ma non era mai stata attuata, perché mancavano diversi passaggi attuativi in capo alle Regioni; manca ad esempio l’identificazione dei terreni, rendendo di fatto nullo il recepimento". Le motivazioni “avevano a che fare col fatto che nessuno voleva assumersi la responsabilità di avviare una sperimentazione sul proprio territorio”.
 
Le tecniche di evoluzione assistia, non sono annoverate tra quelle OGM. Infatti, le mutazioni sono indotte utilizzando geni che provengono dalla stessa specie. Mutazioni indistinguibili e ottenute grazie all’editing genetico, in tutto e per tutto identiche a quelle che si originano in natura. Lavori pionieristici nel campo hanno condotto al premio Nobel per la Chimica nel 2020 le scienziate Emmanuelle Charpentier e Jennifer Doudna.
In generale, indurre mutazioni consente di cambiare alcuni caratteri di una pianta o organismo - prosegue Cattivelli - . Un soggetto portatore di malattia genetica, se è possibile manipolargli il Dna, guarisce. In futuro, molte malattie verranno corrette grazie all’editing genetico, bilanciando mutazioni negative con altre, per così dire, positive. Lo stesso accadrà per le piante: si possono inserire nuovi caratteri, come la resistenza alle malattie, alla siccità, o renderle più produttive”.
Al Crea sono allo studio alcune varietà resistenti alle patologie. “Ma per la siccità è più complesso” rivela Cattivelli, “perché è un carattere molto difficile, non c'è in gioco un solo gene. Al momento ci sono alcune indicazioni". E molto lavoro da fare"