Chi può accedere

La manifestazione è aperta al pubblico e agli operatori del settore.

Dove

Quartiere Fieristico di Bologna, Padiglione 29

Date

Da giovedì 7
a sabato 9
settembre 2023

Contatti

Show office
BolognaFiere S.p.A.
Via Alfieri Maserati, 16 - 40128
Bologna
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sanatech@bolognafiere.it

Dal primo gennaio 2022, con l’entrata in vigore del regolamento europeo sul bio n.848, si è arrivati a una grande svolta nel mondo delle sementi: la possibilità di seminare materiale eterogeno per la cerealicoltura biologica. Siamo nel settore dei cereali antichi. Ancora una nicchia di mercato ma in fortissima crescita. La difficoltà è che trattandosi di varietà poco usate, si conosce poco la loro risposta in campo, a maggior ragione in questi tempi in cui gli effetti del cambio climatico stanno diventando sempre più estremi a aumentano esponenzialmente il rischio agricolo. Sarà questo il tema al centro del Workshop ‘Le sfide del materiale eterogeneo biologico per la cerealicoltura: dalla produzione della semente alla vendita dei prodotti come costruire una nuova tracciabilità’, che si terrà il 10 settembre 2022 (ore 10-11.30) presso l’arena SanatechLab, a Bologna Fiere in occasione di Sanatech, la rassegna internazionale della filiera produttiva del biologico e del naturale organizzata da Bologna Fiere e curata da Avenue Media.

 

Con la novella legislativa europea, i cerealicoltori non sono più obbligati ad acquistare semi uniformi, uguali e stabili ma potranno iniziare a testare la semina di popolazioni di varietà biologiche, ossia piantare contemporaneamente sementi diversificate geneticamente. Sono dei veri e propri test in campo in contemporanea con l’attività produttiva. L’unica variante è che la cultivare che risponde meglio sarà, ad esempio, più produttiva o presenterà una qualità migliore. Le miscele vengono selezionate dal produttore stesso di volta in volta con l’unico obbligo di una preventiva e specifica comunicazione al Mipaaf, il Ministero dell’Agricoltura, contenente i dati specifici della sua miscela, quali, ad esempio, il tipo di varietà, le caratteristiche, ecc. Il seminario che sarà curato da Riccardo Bocci, direttore tecnico nonché coordinatore dell’associazione Rete Semi Rurali e moderato dall’agronomo Alessio Capezzuoli, si propone di discutere le nuove prospettive aperte dal Regolamento UE 2018/848, partendo dall’esperienza pilota avviata in Veneto dalla stessa Rete Semi Rurali. “Questo nuovo strumento offre sfide e opportunità - afferma Bocci -. Se da un lato si abbattono i limiti che garantivano ai produttori di conoscere con certezza l’origine e le caratteristiche specifiche delle varietà che andavano a piantare, adesso, con l’apertura europea alla semina di popolazioni di varietà, si crea un nuovo e prezioso strumento di contrasto al cambio climatico che permetterà di fare più test contemporaneamente. Questo è molto importante perché ogni cultivar reagisce diversamente agli stress climatici o anche solo a determinate condizioni orografiche. Sulla base della prima e unica esperienza già avviata in Veneto, con la Miscela definita ‘180’ realizzata da un associato alla Rete, stiamo sviluppando una piattaforma, una vera e propria banca dati, che prevede anche un percorso di tracciabilità delle sementi”.