Chi può accedere

La manifestazione è aperta al pubblico e agli operatori del settore.

Dove

Quartiere Fieristico di Bologna, Padiglione 29

Date

Da giovedì 7
a sabato 9
settembre 2023

Contatti

Show office
BolognaFiere S.p.A.
Via Alfieri Maserati, 16 - 40128
Bologna
Tel. 0039-051.282111
Fax. 0039- 051.6374031
sanatech@bolognafiere.it

Solo il 12% dei produttori italiani ha fatto l’upgrade aziendale per l’agricoltura 4.0. Meccanizzazione spinta, robotica, droni e digitalizzazione - tutti strumenti necessari stante il cambio climatico e il processo del New Green Deal che ha l’obiettivo di rendere l’Unione europea Carbon Neutral entro il 2050, sono ancora un miraggio per la maggior parte delle nostre aziende agricole. I vantaggi della transizione ecologica, partendo da un’analisi dello stato dell’arte attuale dell’agricoltura italiana, sono il fil rouge del libro di Paolo Ranalli dal titolo ‘Transizione ecologica in agricoltura, prodotti e tecniche innovativi’ che sarà presentato a Sanatech, la rassegna internazionale della filiera produttiva del biologico e del naturale, il 9 settembre (dalle 12:30 alle 13:30) presso l’Arena SanatechLab. Pad. 30. La rassegna Sanatech, organizzata da BolognaFiere, FederBio e Avenue Media e curata da Avenue Media, si svolgerà, in concomitanza con il Sana, dall’8 all’11 settembre presso il quartiere fieristico bolognese, con l’obiettivo di accendere i fari sulla leadership italiana nel modo di produrre bio, sulle sue tecniche e tecnologie, tra le migliori al mondo per quel che riguarda la filiera di produzione del biologico e del naturale.

 

Il libro - spiega l’autore Paolo Ranalli - si propone di evidenziare il ruolo dell’agricoltura nel contrasto ai cambiamenti climatici. Se da un lato l’agricoltura contribuisce al sequestro di carbonio con la coltivazione delle piante; d’altro canto, è anche un settore inquinante perché l’esercizio dell’agricoltura comporta l’emissione di CO2. Questo paradosso va chiarito”. Secondo un recente studio della FAO; appena pubblica, le emissioni di gas serra del settore agroalimentare rappresentano circa il 34% del totale. Ma, allo stesso tempo l’agricoltura è anche una delle aree più colpite dal cambiamento climatico. Si trova quindi in una posizione unica per offrire soluzioni.

 

“Ci sono soluzioni che producono effetti positivi e soluzioni che riducono l’impatto degli effetti negativi dell’agricoltura, soprattutto quelli legati alle emissioni di CO2 - afferma Ranalli -. Tra queste, ad esempio, la creazione di piante più resilienti alle condizioni climatiche estreme come quelle che si stanno verificando sempre più frequentemente quali la mancanza di acqua, la siccità, oppure l’aumento eccessivo delle temperature. In questo senso il libro rappresenta una sorta di analisi di come l’agricoltura possa mitigare le emissioni di co2, ad esempio, con il lavoro agronomico di miglioramento genetico delle piante di modo da renderle più tolleranti agli stress abiotici. O, ancora, di come, i nuovi parassiti alieni, provenienti da climi tropicali, ad esempio, che prima non esistevano alle nostre latitudini e che ora proliferano perché trovano condizioni ambientali favorevoli”. La transizione ecologica passa anche dall’aggiornamento di alcune tecniche agronomiche (come ad esempio, l’anticipazione dei periodi di coltivazione anche dall’Agricoltura 4.0 (droni, agricoltura di precisione, o meccanizzazione spinta) che però la maggior parte delle aziende che hanno una dimensione ridotta in termini di superfici agricole, fanno fatica ad inserire proprio perché richiedono investimenti iniziali di qualche milione di euro e non tutte se lo possono permettere. “Oltre agli investimenti in macchinari e tecnologie - specifica Ranalli - è anche molto importante la professionalizzazione. Servono, cioè, anche competenze e percorsi formativi specifici sia per i tecnici che per gli stessi imprenditori agricoli”.