Chi può accedere

La manifestazione è aperta al pubblico e agli operatori del settore.

Dove

Quartiere Fieristico di Bologna, Padiglione 29

Date

Da giovedì 7
a sabato 9
settembre 2023

Contatti

Show office
BolognaFiere S.p.A.
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Bologna
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Appena pubblicati gli esiti di uno studio, dal titolo ‘European Pesticide-Free Agriculture in 2050’ realizzato dall’Istituto nazionale di ricerca francese (Inrae) in collaborazione con la Scuola superiore Sant’Anna di Pisa. Gli obiettivi stringenti imposti dal Green Deal europeo, hanno stimolato 144 esperti, scienziati e vari player della filiera agroalimentare, che hanno lavorato insieme per due anni. Sono arrivati a produrre uno studio previsionale che punta a progettare sistemi agricoli e alimentari senza pesticidi chimici entro il 2050 ipotizzando tre scenari possibili e i relativi benefici.
 
Per quanto riguarda l’Italia, il contributo su di un caso studio specifico riguardante la coltivazione e la filiera del frumento duro in Toscana viene dal gruppo di ricerca della Scuola Superiore Sant’Anna.
 
Tre gli scenari proposti che prevedono tutti soluzioni complesse.
 
Scenario 1 - “Mercato globale”: catene del valore alimentare globali ed europee basate su tecnologie digitali e immunità vegetale per un mercato alimentare privo di pesticidi.
 
Scenario 2 - “Microbiomi sani”: filiere europee basate su olobionti (microbioma delle piante) vegetali, suolo e microbiomi alimentari per una dieta sana.
 
Scenario 3 - “Paesaggi integrati”: paesaggi complessi e diversificati e filiere alimentari regionali per un sistema alimentare unico.
 
Per ogni scenario, i sistemi di coltivazione senza pesticidi utilizzano la diversificazione delle colture, lo sviluppo del controllo biologico, la scelta di colture e varietà adeguate, la tecnologia digitale e le attrezzature agricole e i sistemi di monitoraggio per anticipare l’arrivo dei parassiti. Per quanto riguarda la produzione agricola europea, l’apporto calorico varia da −5% a +12% a seconda dello scenario, con un equilibrio da trovare tra la riduzione del consumo di prodotti animali e il mantenimento dei prati. In termini di bilancia commerciale, l’impatto complessivo degli scenari 2 (Microbiomi sani) e 3 (Paesaggi integrati) offre all’Europa spazio di manovra per garantire la propria sovranità alimentare ed esportare i propri prodotti.
 
I tre scenari riducono le emissioni di gas serra rispettivamente dell’8% (scenario 1), del 20% (scenario 2) e del 37% (scenario 3). Tutti e tre i percorsi portano ad un aumento dello stock di carbonio nei suoli e nella biomassa, che solo per gli scenari 2 e 3, contribuirà alla neutralità del carbonio entro il 2050 per il settore agricolo e agroalimentare. Le chiavi del successo, secondo lo studio, sono politiche pubbliche europee coerenti, il coinvolgimento di tutti gli attori della catena del valore e la condivisione del rischio tra i portatori di interessi. In generale, un’efficace protezione delle colture senza pesticidi chimici si basa su diverse leve che devono essere attivate insieme: diversificazione delle colture nel tempo e nello spazio, sviluppo di prodotti di biocontrollo, selezione appropriata delle varietà, attrezzature agricole e strumenti digitali e strumenti per il monitoraggio delle dinamiche dei parassiti e dell’ambiente. Dovrebbero essere favoriti i meccanismi di regolazione biologica a livello di suolo, campo e paesaggio, nonché misure preventive contro i parassiti.