Chi può accedere

La manifestazione è aperta al pubblico e agli operatori del settore.

Dove

Quartiere Fieristico di Bologna, Padiglione 29

Date

Da giovedì 7
a sabato 9
settembre 2023

Contatti

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BolognaFiere S.p.A.
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Bologna
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È stato presentato ieri, martedì 16 maggio 2023, il quinto Rapporto nazionale del Circular Economy Network realizzato in collaborazione con ENEA e con il patrocinio della Commissione Europea, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
 
 
Nonostante gli allarmi sulle crisi ambientali si rincorrano, il tasso di circolarità nell’economia mondiale sta diminuendo. In cinque anni siamo passati dal 9,1% al 7,2%. Questo significa che il Pianeta sta riciclando e riusando di meno, nonostante la spinta dei governi verso economie sempre più green. In controtendenza, l’Italia rimane il Paese più circolare d’Europa, seguito da Germania, Francia, Spagna e Polonia. Tuttavia negli ultimi cinque anni, la Penisola sta perdendo punti nel ranking Ue, mentre altri Stati, come la Spagna, per contro, stanno accelerando. Secondo il Rapporto, il tasso di utilizzo circolare dei materiali in Italia è al 18,4%, ben più alto della media Ue che si attesta all’11,7% (dato 2021, ultimo disponibile). Il rallentamento si evince dal fatto che nel 2020 eravamo al 20,6% e nel 2019, al 19,5%.
Per la produttività delle risorse siamo, assieme alla Francia, davanti alle altre principali economie europee con 3,2 euro generati per ogni kg di materiale consumato. Anche nella percentuale di riciclo sul totale dei rifiuti prodotti, speciali e urbani, siamo in testa con il 72%.
 
 
L’economia globale brucia oltre cento miliardi di tonnellate di materiali l‘anno. Un dato preoccupante. Per questo serve accelerare l’introduzione sistematica di un’economia circolare che porterebbe a una riduzione dell’estrazione di materiale vergine per oltre un terzo (-34%) e anche delle emissioni di gas, con la conseguenza di riuscire a contenere l’aumento della temperatura globale al di sotto dei 2°C. Un livello indispensabile per salvaguardare ecosistemi fondamentali per la vita del nostro Pianeta. Intervenire in questo settore comporta, peraltro, consistenti benefici economici. A partire da un importante contributo alla lotta contro l’inflazione che viene alimentata dai rincari del costo dei materiali e dell’energia: le strategie mirate al recupero di materia ed energia hanno, a tal proposito, un effetto deflattivo.